Il Telegrafo del 4 ottobre 1926, parlando di Livorno - Torino 2-1 commentava "(...) Si nota anche qualche bella azione del Torino che si infrange specialmente per opera di Lipizer che effettua delle magnifiche parate ed al quale è dovuto il Maggior merito della vittoria". Sono anni in cui per difendere i pali di una porta servono si colpo d'occhio e preparazione atletica, ma non di meno coraggio e spavalderia se è vero che in certe occasioni Lipizer deve lasciare posto e maglia a un compagno per le conseguenze di contrasti ai limiti (superati) del regolamento; capita a Milano nel 1927, così come a Padova l'anno successivo.
Da autodidatta, si fa strada anche nella pittura, realizzerà la sua forma artistica a Livorno cogliendo la corrente maggiore del tempo, lo stile dei macchiaioli. Dai suoi quadri emerge un forte legame con la natura, gli spazi aperti, quel colore che lo porterà ad essere identificato come “il Verde Lipizer”, lo stile corretto e ferreo, il desiderio di solitudine, espressione intima del suo modo di essere. L’artista più conosciuto in Toscana che in Friuli, fu tra i primi soci del Gruppo Labronico e il Comune di Livorno gli ha dedicato una via della città.
PRESSO LA GALLERIA CHIELLINI DAL 9 AL 23 APRILE (2011) CON IL SEGUENTE ORARIO: 9.30 - 12.30 E 16.00 - 19.30, DOMENICA 10 APRILE APERTI LA MATTINA Via C. Battisti, 52 - 57125 Livorno, tel./fax. 0586.892855 galleriachiellini@email.it e www.galleriachiellini.it
Nessun commento:
Posta un commento