mercoledì 18 luglio 2012

11 bandiere per la Curva Nord

Ci sono posti in cui non bisogna esserci stati per percepirne l'importanza simbolica. E per una volta non parliamo di politica, ma di passione, di condivisione, di Storia. La Curva Nord dello stadio Ardenza è nata negli anni trenta e da allora ha sempre rappresentato il settore dello stadio dove si siede (o sta in piedi) chi si sente più focoso, chi ha il portafoglio meno capiente, chi tifa Livorno.
Luca Mazzoni, portiere amaranto, rispondendo a un giornalista è stato chiaro: "In questo momento c’è bisogno di coesione, di unire l’ambiente. La curva nord è troppo importante, e io penso che si debba ripartire proprio da lì". Già, la Curva Nord, se escludiamo alcuni periodi di ristrutturazione, c'è sempre stata. Più dei calciatori, più degli allenatori, più degli imprenditori. è lì che dall'addio a Villa Chayes al gol salvezza di Bernacci col Grosseto è corsa la storia del Livorno e noi, visto che qualcuno lo ha vergognosamente ipotizzato, abbiamo chiesto ad alcuni ex calciatori amaranto di provare a immaginare lo stadio Armando Picchi con le curve chiuse.

Matteo Melara, più di cento presenze, la prende a ridere: "Ma se Spinelli chiude la Nord lo appendono alla statua dei quattro mori... Aldone belin non scherzare!" Poi passando al serio: "Spero davvero che faccia una squadra come si deve perché io so la passione che ha la gente di Livorno e l'Ardenza pieno è tanta roba."
Maurizio Paoli, livornese, attaccante ai tempi di Melani, vorrebbe che questo ciclo avesse termine: "Spinelli è cosi'... Poi gli passa, anche perché scatenerebbe una rivoluzione. Noi però, a Livorno vogliamo emozioni e se lui non ne ha piu' che lasci... Il calcio è vita è emozione! Senza di lui sarebbe difficile fare calcio ad alti livelli? Ma noi livornesi vogliamo vincere, essere protagonosti, in qualunque serie..."
Giuseppe Rizza, appena accasatosi alla Juve Stabia è diretto: "La curva non la deve chiudere!"
Alberto Francesconi, cannoniere in Eccellenza, quando il Livorno faceva più paganti che oggi in serie B non vuol neanche considerare la cosa: "Impensabile il calcio senza tifosi... Gia' e' difficile staccarli dalle poltrone e da Sky... fa la fine degli ippodromi..."
Antonio Tormen, mediano davanti alla storica difesa targata Burgnich, osserva un bianco e nero con lui in azione e la Nord alle spalle, poi sentenzia: "Se chiude la curva nord allora può chiudere l'Ardenza..."
Giampiero Piovani ce lo ricordiamo ancora ad esultare dopo un gol come a richiedere l'urlo dei tifosi: "Credo che l'idea di Spinelli sia ridicola. Il grido di battaglia parte sempre da quel settore quindi... Incredibile quello che passa nella testa della gente e mi meraviglio ancora di più che questo esca dalla bocca del presidente."
GianMatteo Mareggini, portiere della promozione in A chiede solo rispetto: "La gente che dice? Bisogna rispettare loro prima di tutto. Senza i tifosi una squadra non esiste."
Paolo Moschetti, tra alti e bassi, a Livorno ha trascorso tre stagioni e scherzosamente minimizza: "Ho stima di Spinelli, ma deve aver preso un colpo di sole..."
Claudio Grauso, amaranto in C, come in B, come in A mette tutto in un aneddoto: "Mi ricordo che siamo venuti all'Ardenza con il Mantova (l'anno della promozione con Diamanti) e quella partita c'era la curva nord squalificata, non ricordo per quale motivo. Beh...non era lo stadio che conoscevo io ed è un vantaggio che si da alle altre squadre."
Chiudiamo con Juri Pellegrini che tra il ruolo di calciatore e quello di livornese sceglie nobilmente il secondo e in quanto tale non le manda certo a dire: "Potrei parlare da ex amaranto ma preferisco farlo da cittadino... Intanto credo che neanche dovremmo essere qua a parlarne. Un personaggio come Spinelli non é cittadino livornese, tantomeno è padrone del NOSTRO STADIO. Per un calciatore la curva é vita. Da quei tifosi prendi forza, coraggio e a loro, solo a loro rendi il vero omaggio dopo battaglia. Belìn ma quando se ne va?"

di Igor dalFiume

2 commenti:

  1. aggiungiamo qua i commenti arrivati fuori tempo massimo.
    Giancarlo Petrangeli (stopper amaranto ai tempi di Burgnich): io dico che questo stadio ha sempre espresso un grande fascino così come é ora , chiudere la curva sarebbe un peccato mortale. Lo stadio Ardenza e della città di LIvorno e dei suoi tifosi non di Spinelli.

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  2. Maurizio Ciaramitaro (centrocampista della promozione con Mazzarri): Penso che la curva sia l'anima dello stadio perciò non sono d'accordo col presidente, un'abbraccio sempre forza Livorno

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