Daniele Torri di alélivorno.it
Piermario Morosini ha lasciato il calcio. Ha smesso di giocare in modo insolito, lasciando il campo dopo circa mezz'ora di un Pescara - Livorno in cui gli amaranto erano a caccia di importanti punti salvezza. "Andiamo a prenderci il risultato" ha detto al portiere Mazzoni entrando in campo e quando al 31' ha deciso di smettere il risultato al sicuro c'era già. Forse è per questo che tutto lo stadio di Pescara, tra il frastornato e l'incredulo, gli ha dedicato l'ultimo applauso come capita ai grandi giocatori quando decidono di smettere.
Si presentò al pubblico amaranto con la conferenza stampa del 7 febbraio "Anche se in questi mesi non ho giocato, sto bene. Fisicamente e moralmente mi manca la partita, ma non avendo avuto problemi di infortuni non vedo l'ora di potermi rimettere a lavorare sul campo." I capelli lunghi e ben stirati li fece sventolare sul campo per la prima volta cinque giorni dopo contro il suo Vicenza (tre anni in biancorosso) e passati dieci minuti tra palle recuperate e appoggi, lo si vide entusiasta correre a festeggiare Dionisi che aveva appena segnato.
Tra quel 12 febbraio e il 14 aprile, 9 presenze la maggior parte delle quali frazionate alla ricerca della forma migliore. Forse non abbastanza per giustificare il ritiro di una maglia, tuttavia oltre l'educazione e la correttezza che chi ha avuto la fortuna di vederlo all'Ardenza aveva già cominciato a riconoscergli, il Moro se n'è andato col sorriso. Chissà cosa vedeva aldilà del campo...
Piermario Morosini 1986-2012
dietro non si torna
non si può tornare giù
Quando ormai si vola
non si può cadere più....
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