L’AlbinoLeffe incrociava la strada con quella del Livorno di Protti? In quelle circostanze l’esultanza del numero 10 amaranto era prevedibile: praticamente certa.

Gennaio 2000. Si gioca al veccho stadio Martinelli di Leffe, nella piena bruma bergamasca dove il sole in inverno, sembra non aver neanche voglia di sorgere. Ha voglia di combattere, invece Protti che firma il momentaneo pareggio prima del 2-1 dei padroni di casa. Nella stagione 2000/01 si gioca dopo l’Epifania. L’AlbinoLeffe scappa e Protti gela il Martinelli ben oltre la temperatura rigida. Gol dal dischetto e 1-1 finale. L’anno del ritorno in serie B è quello della vendemmia con i seriani che si presentano all’Ardenza alla fine di marzo senza attaccanti per via di infortuni e squalifiche. Osvaldo Jaconi è un maestro e se la gioca con tre punte e una mezza punta. 4-0 e Protti firma una tripletta. Memorabile un suo gol in pallonetto da metà campo al portiere Acerbis, futuro amaranto, uccellato nonostante i suoi 202 centimetri d’altezza.
Il Livorno sale tra i cadetti, raggiunto dall’AlbinoLeffe nel 2003. I bergamaschi nella doppia finale playoff si sbarazzano del Pisa e si guadagnano la simpatia dei tifosi amaranto. Non la pietà di Protti che li castiga nel settembre 2003. Altro rigore che vale l’1-1 in zona Cesarini, con il ghiaccio nelle vene. Nel gennaio 2004 l’ultimo appuntamento con la storia. All’Ardenza finisce 3-0 e Igor Protti ne fa due. Totale: dieci senza contare la rete segnata nella finale di Coppa Italia di serie C nel 2002 all’Ardenza.
si ringrazia FOTO NOVI per l'immagine utilizzata
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