martedì 31 agosto 2010

il Fair Play che a noi manca

di Igor dalFiume

Forse, mai come in questi giorni il Livorno Calcio potrebbe offrire al mondo un esempio di Fair Play, non però quello da vetrina come far restituire un gol con atteggiamenti al limite del tragicomico.
Premettendo che vado contro ad interessi economici, quindi parlo un po' di fantascienza, ritengo che gesto di Fair Play sarebbe l'intimazione da parte di Spinelli verso Pillon di "non far giocare Surraco per almeno un mese".

Il problema è che gli addetti all'informazione sono i primi a minimizzare un pericoloso tamponamento causato alla fine di una nottata da ubriaco trasformandolo in un "incidente in cui è rimasto coinvolto alle prime ore della mattina". La verità dei fatti è che Surraco, dopo un sabato in cui ha ripetutamente ubriacato il diretto avversario con finte, allunghi e dribbling, ha dimostrato di non essere altrettanto scaltro nei confronti di un paracarro e neppure (e qui sta il lato grave) di un'altra vettura.
Leggendo i resoconto del giorno dopo (pubblicato anche nel nostro archivio news) quel genio d'un calciatore, sicuramente spinto dalla dirigenza, rilascia un comunicato ufficiale dove si affretta a dire che Perticone e Cellerino questa volta ne sono fuori, quindi chiede scusa pubblicamente alla società. Il problema sta proprio qui invece...

Il giocatore moderno NON è abbastanza intelligente da rendersi conto che se sussistono scuse da rendere, forse sarebbero più auspicabili nei confronti di chi viaggia in autostrada e non si aspetta di venir tamponato da un Range Rover fuori controllo. Le scuse non andrebbero emesse da Surraco, bensì dalla società a cui il numero 3 chiede scusa e la giusta sanzione dovrebbe andrare oltre la multa, che già spiccheranno i vigili urbani, con l'aggravante che un'eventuale gesto recidivo porti alla risoluzione del contratto.
Dimenticare che a Bergamo è stato il migliore in campo e ha segnato un gol, ignorare la possibilità di monetizzare in società con l'Udinese su queste due gambe ancor prive di un cervello e relegarlo in tribuna per un mese a riflettere sul fatto (extra-calcistico) che avrebbe potuto ammazzare qualcuno. Questo sarebbe Fair Play, ma il Fair Play nel calcio non esiste.

1 commento:

  1. Bravo Igor, il problema è che ormai nel calcio il fai play esiste solo quando non ci si rimette nemmeno un euro...allora a quel punto son tutti bravi e tutti eroi

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