domenica 12 maggio 2013

noi tesserati

di Ivano Pozzi

Siamo arrivati all'ultima giornata "regular" di questo indimenticabile campionato, e gli accadimenti hanno preparato un piatto inatteso e interessante.
Quella che molti avevano previsto come una partita soffice, sebbene da vincere, è diventata un'ordalia grazie alle esitazioni e al braccino corto del Sassuolo: la squadra di Di Francesco ha sprecato tre matchpoint, perdendone uno e pareggiando stentatamente gli altri due, e dovrà trovare la promozione diretta (che, per inciso, meriterebbe anche) vincendo il confronto di sabato 18 contro i nostri ragazzi.

I nostri ragazzi ... tutti noi della comunità di Alèlivorno.it, tutti i tifosi e tutta la città di Livorno devono un ringraziamento a loro, a Davide Nicola e alla Società per quanto fatto in questi mesi. Ci è sbocciato tra le mani un fiore bellissimo, un gruppo reduce da un'annata micidiale è maturato e cresciuto in modo sorprendente, ha metabolizzato gli errori e il dolore lancinante della tragedia del Moro trasformandoli nell'energia che ha fatto degli amaranto la vera sorpresa del campionato. Chi è arrivato ad integrare questo gruppo lo ha fatto perfettamente, arricchendolo dal punti di vista tecnico e umano. I meriti sono tanti e distribuiti: dei ragazzi in primis, di Davide Nicola, della società, di noi tifosi, dei media. Ci saranno tempo ed occasioni per parlare di questo.

Voglio parlare d'altro.
Io sono un tesserato. Non lo rivendico, io e i miei ci siamo tesserati per mere ragioni economiche, come credo abbiano fatto molti altri. Come ho già scritto altrove, rispetto profondamente chi ha fatto una scelta diversa.
Dividere le persone in categorie non mi piace, però a volte serve per capire: le categorie dei tifosi e degli ultras sono diverse, hanno riferimenti e valori diversi. Dovrebbero capirsi e rispettarsi di più reciprocamente, questo lo penso davvero. In special modo la mia categoria, quella dei tifosi, dovrebbe fare uno sforzo maggiore, liberarsi di tanti luoghi comuni sull'altra.
Ecco, sabato prossimo il Livorno giocherà a Modena, avendo la possibilità di concretizzare il Sogno. Vincendo questa partita ogni altra trappola svanirà, inciuci tra Empoli e Verona compresi. L'occasione è unica, e sarebbe un peccato non approfittarne, anche se esiste sempre la possibilità di usare la porta di servizio degli spareggi. In questa importante partita il Livorno non dovrà essere lasciato solo, e quindi noi tesserati, gli unici che potranno andare grazie alle cervellotiche leggi in vigore, dovremo fare ogni sforzo per esserci.
Chiunque ne abbia la possibilità (legale ed economica) cerchi di andare: dovremo essere lì anche e soprattutto per chi non potrà esserci, anche se la sua passione è pari se non superiore alla nostra, dovremo farci sentire con la voce, tornare a Livorno possibilmente afoni, possibilmente felici e orgogliosi della vittoria, comunque vada orgogliosi dei nostri ragazzi. Questa squadra lo merita, ha smentito anche l'ultimo tabù giocando venerdì sera la partita più bella del campionato davanti ad un sacco di persone mai viste all'Armando Picchi.

Piermario direbbe "Andiamo a prenderci questo risultato". Vinciamo per lui, per noi, per Davide Carlesi e Michele Robazza, tifosi che hanno perso la vita lavorando.

Vinciamo per la nostra storia.

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