lunedì 28 giugno 2010

Tre libri al prezzo di chissà cosa...

di Igor dal Fiume



Una casa editrice di nome Erasmo, ha messo in giro da un po' di tempo alcune pubblicazioni che, a mio avviso, meritano di essere approfondite.
Entrando alla Gaia Scienza, le copertine che riportiamo sono tutte ben visibili subito a destra tra i libri riferiti alla città di Livorno e ne hanno ben donde trattandosi di pubblicazioni riferite ad Armando Picchi e agli sportivi livornesi che sono passati per certi versi alla storia.
Cos'è che fa pensare, è un terzo libro che dovrebbe (e dico dovrebbe perché l'argomento mi fa senso, quindi l'ho solo sfogliato in qua e in la) raccontare di come l'ex arbitro Paolo Bergamo non sia poi quel personaggio sporco, succube e truffaldino che Calciopoli avrebbe impropriamente fatto emergere.
Mi sono permesso di analizzare superficialmente gli altri due libri, scoprendo che uno (Armando Picchi - Uomo e campione di Valberto Miliani) non è una novità assoluta, ne posseggo infatti una copia da tempo, che venne pubblicata durante un'edizione (luglio 1989) del Memorial Picchi organizzata proprio da Paolo Bergamo e stampata da Benvenuti & Cavaciocchi. Un bel libro che presto finirà tra le nostre recensioni, dove non manca una foto che mette insieme (oddìo insieme, sono nella stessa squadra schierati...) il capitano della Grande Inter e appunto Bergamo con la didascalia che dice: "Bergamo (ben consigliato da Picchi ai primi passi come arbitro)". Ma perché, Picchi era un arbitro? Il signor Milani per la cronaca è stato per anni capo ufficio stampa del F.C.Internazionale, direttore per 11 anni del mensile Inter Football e direttore del Centro Coordinamento Inter Club. Il secondo tomo (Livornesi brava gente) è una fatica di Gino Bacci, inviato amaranto negli anni sessanta che poi si traferì (credo) a Milano e diventò esperto di serie A frequentando anche, con estrema competenza, salotti televisivi di chiacchere pallonare.
L'argomento è molto interessante, ma costando 15 euro mi riservo la recensione a quando potrò recuperarlo usato, mi viene però da chiedermi: come mai, il signor Miliani (già autore a quattro mani con Gino Bacci di "Altobelli goal" e "Zenga n.1"), il signor Bacci stesso e il signor Bergamo se ne escono contemporaneamente con tre libri di argomento affine nello stesso periodo? Editorialmente sembrerebbe un autogol, chissà se il fine informativo dell'editore Erasmo sia veramente il primo obiettivo o se i tre "pezzi da novanta" sono stati fatti uscire, proprio in questo periodo in cui si vociferava di trattative, per altre cause che noi semplici cronisti non arriviamo a cogliere.

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