domenica 4 settembre 2022

rosa 2022/23


 

Fogli Gabriele - 2003 portiere

Ivani Cesare - 2004 centrocampista

3 Fancelli Andrea - 2004 difensore

Apolloni Federico - 2000 centrocampista

Giampà Elia - 1998 difensore

Bontempi Matteo - 2004 difensore

Torromino Giuseppe - 1988 attaccante

Luci Andrea - 1985 centrocampista

?

10 Vantaggiato Daniele - 1984 attaccante

11 Rossi Giacomo - 1989 attaccante

12 Bettarini Giorgio - 2003 portiere

14 Neri Gianmarco - 2002 centrocampista

16 Lucarelli Mattia - 1999 centrocampista

17 Giuliani Jacopo - 1999 centrocampista

18 Frati Matteo - 1995 attaccante

21 Neri Francesco - 1996 attaccante

23 Belli Cristian - 2003 centrocampista

24 Pecchia Lorenzo - 2002 centrocampista

28 Maresca Raffaele - 2002 centrocampista

29 Russo Michele - 1986 difensore

30 Rodriguez Samon Reider - 1988 attaccante

33 Karkalis Francesco - 1995 difensore

44 Cretella Riccardo - 1994 centrocampista

45 Bruno Andrea - 2001 difensore

 


*giocatori ceduti


 

Calendario serie D girone D 2022/23

 


domenica 30 gennaio 2022

Andrea Luci torna a vestire l'Amaranto


 L’Unione Sportiva Livorno 1915 comunica di aver tesserato il centrocampista Andrea Luci, classe 1985, nell'ultimo anno e mezzo in serie C con la Carrarese. Cresciuto nei settori giovanili della Fiorentina e della Juventus, ha giocato con Torres, Pescara e Ascoli prima di legare la maggior parte della sua carriera al Livorno. Luci ha indossato la maglia amaranto per dieci stagioni, dal 2010 al 2020, diventando capitano e mettendo insieme 339 presenze tra serie A, B, C, coppe e playoff.

 

25 gennaio 2022

Marco Braccini responsabile Settore Giovanile


 L’Unione Sportiva Livorno 1915 comunica di aver trovato un accordo con il dirigente Marco Braccini, livornese, classe 1962, per la ricostruzione del settore giovanile e della scuola calcio, una delle priorità della società amaranto. Di recente, Braccini è stato tra gli artefici del miracolo Pro Livorno Sorgenti: con la prima squadra ha raggiunto la serie D, mentre nel vivaio sono arrivati numerosi successi in campo regionale e diverse soddisfazioni a livello nazionale.
Con l’inserimento di Braccini nello staff dirigenziale, l’Unione Sportiva Livorno 1915 mantiene centrale il carattere della livornesità anche nell'avvio di questo progetto fondamentale. La volontà del club è quella di ripartire dai ragazzi e dalle ragazze del territorio per ricostruire un settore che, purtroppo, è stato completamente azzerato. Il nuovo dirigente lavorerà fin da subito in vista della stagione sportiva 2022/23.

 

2 gennaio 2022

Valter Cardinali, il primo gol amaranto in Eccellenza

«Cantini Ale, Rubino, Dinelli; Guariento, Nannipieri, Frolli; Biagiotti, io, Francesconi; Navone, Salvi».
La formazione snocciolata tutta d’un fiato. 30 anni sono un soffio per Valter Cardinali, mezzo destro di quel Livorno che nel 1991-92 stravinse in Eccellenza. Lui pose la prima pietra della rinascita: il gol della vittoria sul campo dell’Alabastri Volterra alla prima giornata: «Il 15 settembre 1991» conferma l’ex numero 8 amaranto. «Ci fu un lancio di Navone che picchiò sull’arbitro e mi aggiustò il pallone sui piedi; tirai... Il giorno dopo sul giornale scrissero che avevo tirato da trenta metri, ma erano di meno. Vi lascio immaginare la gioia. Io sono livornese e tifoso del Livorno. Sul momento non potevo realizzare che i tifosi amaranto si sarebbero ricordati di quel gol anche a distanza di tanto tempo. Sono passati più di trent’anni; eppure, ci sono sportivi che ancora mi rammentano per quella rete».
Qual era il segreto di quel Livorno che perse solo una partita?
«Eravamo uno squadrone con dentro tanti giocatori di serie C. Io provenivo dal Lecco. Rubino aveva addirittura fatto la B. E poi erano rimasti in amaranto Navone e Salvi assolutamente di altra categoria. Ma al di là di questo c'erano altri due aspetti. Uno, che fin dal primo allenamento abbiamo capito che avremmo affrontato avversari per i quali giocare contro il Livorno sarebbe stata una finale mondiale, così ci siamo subito calati nella mentalità da battaglia che serviva in questa categoria. Due, eravamo una squadra piena di livornesi. Ale e Bruno Cantini, Tano Salvi, Nannipieri, i ragazzi Faraoni, Fagiolini e Montagnani e anche Brilli, l'allenatore. Ho giocato anche altrove, sono stato un professionista serissimo, ma l’amore che si prova per la maglia del Livorno è di puro istinto, non costruito».
Il ricordo più bello?
«Non dimenticherò mai gli ottomila tifosi all’Ardenza per la partita con lo Staggia Senese. Loro non ci hanno mai abbandonato e questo pensiero mi emoziona ancora oggi».


Fabrizio Pucci da IL TIRRENO del 7/1/2022

mercoledì 12 gennaio 2022

Annuario Amaranto 2005-06

Il campionato 2005/06 è stato per risultati e, per un certo periodo, per il gioco espresso il più alto dal 1943 ai giorni nostri. Stringandolo in poche righe si possono ricordare Lucarelli che segna il primo gol del campionato, la zona Champions League dell'autunno 2005, il trittico di vittorie in trasferta contro Udinese, Palermo e Sampdoria, i 6 gol di Morrone, i 20 di Cristiano, la convocazione di Amelia ai Mondiali 2006 e, dopo Calciopoli, la qualificazione alla Coppa UEFA.
La società di allora, cavalcando l'entusiasmo, affiancò questo bel libretto al magazine ufficiale della squadra.
Rivisto a distanza di quindici (e passa) anni è una carrellata di forti emozioni, per certi versi mai più provate. Tranne i due articoli firmati (Franco Chiarello e Claudia Gazineo) il resto dei testi è piuttosto banale ed eccessivamente aziendalista, ma le foto, i risultati e le statistiche meritano. 

ed AS Livorno Calcio pagg.40


Per chi non lo avesse, può scaricarlo a questo link


lunedì 8 novembre 2021

1985: il primo gol di Igor Protti

Nella vita ci sono giorni nei quali accadono eventi che per diventare "storici", devono contenere qualcosa di straordinario, ma non leggibile in presa diretta. Necessitano di altri tanti giorni utili a sottolinearne e consolidarne l’unicità.

E’ il destino di domenica 3 novembre 1985. Allo stadio di Ardenza c’è Livorno-Sorrento, settima giornata del campionato di C1 girone B. Tutto sembra fatto apposta per condannare quella domenica all’oblio. Il sole pallido è totalmente incapace di scaldare le anime amaranto. D’altronde la squadra di Armando Onesti sta disputando una stagione insipida, come tante altre: sei partite, sei pareggi. Noia mortale. Eppure nel grigiore generale nasce una stella destinata ad illuminare il firmamento amaranto a tempo indeterminato. Succede Tutto al 44’ del primo tempo. I campani hanno appena pareggiato. Palla al centro.

E proprio di centro si tratta, perché attorno a quel ragazzo con la testa bendata per un colpo ricevuto qualche minuto prima, il Livorno costruirà la propria rinascita, poggerà le fondamenta su cui, nei decenni successivi, edificherà i migliori anni della storia del club. Quel centro di tutto si chiama Igor Protti. Ha compiuto 18 anni da 41 giorni. Prende il pallone e sul campo spelacchiato, inscena uno slalom gigante. Salta il Sorrento e il suo golfo. Arriva al limite dell’area e spara un destro sporco a incrociare. Il pallone bacia il palo alla destra del portiere Porrino e si insacca nella porta sotto la curva sud.  










Nessuno può saperlo, ma in quel gol segnato da solo contro tutti, in quel modo rabbioso di togliersi la benda c’è la summa della tempra di Igor Protti. C’è il suo sconfinato talento, c’è la sua garra, l’incapacità cronica di arrendersi, c’è tutta la sostanza amaranto che scorre nelle sue vene.

Nella storia del Livorno calcio c’è un prima e un dopo Igor Protti. C’è una vita priva di speranze e di sogni frustrati. E una nella quale, grazie all’esempio di Protti, l’uomo della promessa mantenuta (‘tornerò per portare Livorno in serie B’), quei sogni mostruosamente proibiti a generazioni di tifosi, sono diventati realtà. A ripensarci oggi, ci sentiamo ancora tutti bambini, incantati. 

La rete con il Sorrento però è il primo bacio. Il primo di 124 (in campionato) «gioie che ho dato alla mia gente» come ama ripetere Protti. 124 momenti da dimenticare per i nostri avversari. A quel 3 novembre sono bastati pochi mesi per diventare storico. 20 anni per diventare leggendario. E’ successo 7140 giorni dopo quando Igor, a 37 anni e mezzo, ha segnato l’ultimo dei 124 gol amaranto. In serie A contro la Juventus, nella stessa porta sotto la sud. 

E la storia continua, perché Protti è per sempre. Giacca, pantalone stretto, sciarpa amaranto al collo. Da dirigente, da tifoso, da livornese. A dare l’esempio. A insegnare che cosa significa indossare questa maglia che non ha eguali. A illuminare la strada della rinascita.


Fabrizio Pucci da IL TIRRENO del 3/11/2021