martedì 22 aprile 2014

Sbagliare è umano. Prendere per il culo non lo è...

di Igor dalFiume

Per la terza volta consecutiva il campionato di Serie A del Livorno targato Spinelli si dimostra un insulto per gli sportivi amaranto come per gli allenatori presi e buttati via come bambole di Patty Pravo.

Nel 2007/08, il campionato in cui gettò in faccia alla gente la sabbia Tavano sapendo già di aver venduto Lucarelli, il campionato cominciò con Orsi; proprio quello che si distinse dopo un secondo tempo intero di Lazio-Livorno condotto al coro di "se saltelli muore Lucarelli" per aver trovato il cuore (la faccia non ce l'ha...) di andare a gratificare la curva laziale.
Con Orsi l'inizio fu devastante (9 gol subiti in una partita e mezzo) è già intorno alla decima giornata era chiaro che l'allenatore non era il suo mestiere. Subentrò Camolese e clamorosamente il Livorno a gennaio era salvo e giocava bene a pallone. Peccato che i rinforzi invernali (Melara e Vailatti) non furono all'altezza della situazione e il girone di ritorno vide il Livorno vittorioso in una sola occasione (contro il Catania).
A poche giornate dalla fine tornò Orsi, giusto il tempo di perdere altre tre partite consecutive e festeggiare la retrocessione.

Nel 2009/10 la stagione sarebbe dovuta cominciare con Gennaro Ruotolo, una bravissima persona, un signor calciatore, purtroppo non abbastanza evoluto da riuscire a procurarsi un patentino da allenatore di prima categoria nonostante avesse giocato anche in Nazionale. Gli venne stesso addosso il velo pietoso Russo (con passato da assistente di Mazzarri).
Anche stavolta intorno alla decima giornata era tutto da rifare. Arrivò Cosmi, ma la situazione non migliorò di molto anche perché il mercato di riparazione tolse Candreva ed inserì elementi tutt'altro che incisivi. L'unico buono, il portiere Rubinho, rimpiazzò un deLucia più che sufficiente giusto per spaccare un po' di più la situazione dello spogliatoio.
A poche giornate dalla fine tornò Ruotolo (con altro accompagnatore) giusto il tempo di vincere l'unica partita del girone di ritorno (col Catania of course), perderne altre tre e festeggiare la retrocessione.

Nel 2013/14 attuale, dopo aver allontanato Nicola a fine girone d'andata in modo che non mettesse bocca sul mercato, ha preso diCarlo (uno gradito per tener buona la tifoseria) salvo poi rispedirlo a casa dopo aver perso a SanSiro contro il Milan. Naturalmente, sulla panchina torna Nicola assolutamente impossibilitato a riassestare la bagnarola che già tre mesi fa prendeva acqua (e gol) da tutte le parti. L'unico modo per salvarsi adesso è comprare le partite e onestamente, per vedere un altro campionato del genere, chissà se ne valga la pena.

Nel 2007/08 il Livorno ha fatto 30 punti.
Nel 2009/10 il Livorno ha fatto 29 punti.
Quest'anno anche presupponendo il miracolo di vincere 4 partite consecutive a fine stagione il Livorno non riuscirà superare 37 punti. Dispiace scriverlo perché stiamo parlando de "il più grande presidente" come recitava lo striscione autoprodotto in gradinata qualche anno fa. Ma una volta può capitare, due può essere sfortuna, poi tre coincidenze fanno una prova.

Spinelli ha fatto tanto per il bene del Livorno, ma sempre calpestando la dignità degli allenatori (a cui ormai è chiaro, attribuisce un ruolo simile all'inserviente) e sempre ignorando la passione di chi paga il biglietto per dimostrare che in casa i pantaloni li porta lui. Infatti noi anche quest'anno finiamo a braghe calate. Peccato...

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