domenica 19 gennaio 2014

a casa Nicola, a casa tutti...

L'allontanamento di Davide Nicola è la dimostrazione, una volta di più, di come la "programmazione" intesa dalla gestione Spinelli non possa coincidere con il bene della squadra o la continuità di un progetto.
L'ultima volta che il Livorno è stato in serie A (2009-10) la squadra saliva dalla B forte di un duo Diamanti-Tavano che aveva fatto la differenza; di quella squadra Tavano era il capitano e attorno ai suoi umori gravitava il rendimento della squadra. Il dato di fatto era che il capitano era di poche parole e per rendere al meglio aveva bisogno di essere coccolato; nel giro di un mese Spinelli iscrisse la squadra al campionato senza allenatore (andavano in panchina gli accompagnatori Ruotolo/Russo), vendette Diamanti al WestHam e a Tavano, capitano silenzioso, pensò bene di affiancargli una persona compassata come Cristiano Lucarelli. Dopo due mesi, da Ciccio venne solo un gol (a Roma con Lucarelli assente) e il loquace Cristiano tornò capitano.
Quest'anno il Livorno è arrivato in A inaspettato perché il presidente aveva programmato il 2015 per lucrare sul centenario, e se qualcosa era chiaro a tutti che avesse funzionato nella cavalcata culminata con Paulinho che di testa stende l'Empoli (proprio di Tavano), quel qualcosa era la coesione, o l'appartenenza, o lo spirito di sacrificio. Un dato di fatto che i portieri si sono alternati restando amici fino alla fine, un dato di fatto che alla fine di ogni partita a centrocampo si formava un capannello di una trentina di addetti dal capitano al magazziniere, un dato di fatto che su questo gruppo Nicola aveva lavorato alla grande. Anche stavolta è bastato un girone e i Dionisi, i Belingheri, i DeCarli, i Gemiti, i Duncan sono diventati fantasmi; Schiattarella ci ha appena lasciato e Paulinho è passato da un tridente dove sfoggiava meraviglie e fare la punta unica a 50 metri dal resto della squadra.
Sembrerebbe che, proprio come quattro anni fa, la stagione sia finita già a gennaio.
Se, come da a intendere Spinelli, la colpa è sempre del pubblico il consiglio per i tifosi, gli sportivi, gli appassionati è quello di disertare lo stadio fino a fine stagione. Sicuramente, se la colpa era veramente loro, il Livorno saprà reagire e (come ci auguriamo tutti ) salvarsi con merito.

di Igor dalFiume

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